Rafael Nadal delizia il pubblico al Six Kings Slam in una delle sue ultime partite prima del ritiro
La Barbera Roberto sport 133
Non ci aspettavamo che Nadal battesse il connazionale Alcaraz al Six Kings Slam, ma sicuramente eravamo emozionati nel rivederlo in campo in una delle sue ultime apparizioni. L’annuncio attraverso i suoi canali social sull’imminente ritiro dalle scene tennistiche ha colto di sorpresa tutti i tifosi, appassionati ed esponenti del mondo sportivo. I messaggi di grande stima giunti al campione ne sono la prova.
Nadal il guerriero, con l’umiltà che lo ha contraddistinto in questi vent’anni di professionismo, ha comunicato la sua decisione al Mondo intero con “tutto ha un inizio e una fine, e questo è il momento giusto per…”. Non ce lo aspettavamo così, all’improvviso, ma eravamo certi che a breve termine sarebbe accaduto. Dopo un cospicuo periodo di assenza dal circuito, il suo rientro a intermittenza aveva già lasciato intuire che non c’erano buoni segnali per un recupero della condizione fisica. Lui stesso aveva più volte dichiarato che, per molto tempo, aveva convissuto con il dolore, anche durante i periodi migliori della sua carriera. I segnali lanciati dal suo corpo hanno posto fine a un calvario che non gli ha consentito di spingersi oltre.
Tra l’altro, per chi ha seguito l’incontro del 17 ottobre a Riyadh, in Arabia Saudita, ha potuto notare come il suo fisico, causa mancato allenamento, apparisse smagrito e meno sinuoso di sempre.
Nonostante tutte le difficoltà fisiche, non si è sottratto alla competizione, al suo pubblico e ha lottato come sempre, accettando il responso. È stato strano notare la mancata emissione di quel gemito che lo ha caratterizzato nella sua lunga carriera e il servizio con uno slancio ridotto, più braccio che altro; i tic a cui eravamo tanto affezionati, invece, hanno partecipato durante tutto il match. Come sempre, però, è riuscito a deliziarci con alcuni dei colpi che sono stati il suo marchio di fabbrica e la condanna per molti suoi avversari.
L’addio di Nadal, che segue il pensionamento di Federer, segna la fine di un’era tennistica, che ci ha permesso di amare sempre di più questo sport. Le epiche battaglie tra questi campioni hanno delineato un affinamento stilistico dei colpi permettendo la crescita della competizione ai massimi livelli, che neanche l’avvento dei nuovi campioni, che già ci deliziano con tecnica e fisicità appartenenti alla loro evoluzione generazionale, potranno cancellare.
Dimenticare sarà difficile, perché Nadal ci ha fatto affezionare al suo modello di sportivo dentro e fuori dal campo, motivo per cui oggi abbiamo l’amaro in bocca ma ti diciamo infinitamente…
“Grazie Rafa”