Wimbledon 2024. Alcaraz sovrasta Djokovic in una finale rapida e poco lottata


sport 234
Carlos Alcaraz vince Wimbledon 2024
Carlos Alcaraz vince Wimbledon 2024

Ho come avuto l’impressione che Novak Djokovic sia entrato in questa finale a testa bassa sin dall’inizio del match, remissivo, consapevole che l’impresa di questo ottavo titolo a Wimbledon sarebbe stata un’ardua impresa a prescindere dall'avversario, le cui doti tecniche sono ormai note a tutti da un bel po'. In generale il campione serbo è apparso poco sicuro dei propri mezzi per poter contrastare il campione spagnolo, atteggiamento che ha lasciato trasparire non poca preoccupazione nel proprio box durante l’intera partita.

Dopo un primo game durato quasi quanto un set, che sembrava promettere un equilibrio degno dei due nomi in campo, il parziale di 6-2 e arrivato abbastanza in fretta, con Djokovic in difficoltà nel tenere il ritmo di Alcaraz, costretto a tanti errori, poco preciso nei punti che solitamente avrebbe portato a segno a occhi chiusi. Al contrario, Alcaraz è apparso abbastanza centrato e pronto ad aggiungere un altro titolo al suo già discreto palmares, vista la sua giovane età. Nei fatti e nel punteggio il secondo set è andato via come una fotocopia del primo. Siamo sul 6-2 6-2.
Come se ci fosse stata un'inversione di ruoli, Carlos ha chiuso i punti come ha sempre fatto Novak nella sua vincente carriera: recuperi strepitos, scambi lunghi e precisi, turni di servizio difficili da breakare e turni in risposta efficaci, come evidenziato dai parziali. Insomma, una tipica macchina lancia palle da tennis, di ottima marca naturalmente.

La reazione di Djokovic arriva nel terzo set. Nel nono gioco Alcaraz ottiene il break, va a servire per il suo secondo titolo a Wimbledon e perde il servizio nel decimo. Il tie-break consegna il titolo a Carlos Alcaraz, il secondo consecutivo contro Novak Djokovic sull’erba londinese, con un punteggio nettamente più severo rispetto all’edizione del 2023 (finito al quinto dopo una grande lotta).

Questa finale, più entusiasmante sulla carta che non in campo, che ha visto i campioni di due generazioni diverse a confronto, non so se sia un cambio di guardia, ma di sicuro "il nuovo che avanza"... già da un pezzo.

Commenta questo articolo

Tutti i campi sono obbligatori.