Venticinquesimo anniversario dell'Istituto Comprensivo "Padre Pino Puglisi". Una mostra fotografica all'ingresso della scuola racconta i 25 anni di attività


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L'I.C.S. Padre Pino Puglisi gremito di gente per festeggiare i 25 anni di attività
L'I.C.S. Padre Pino Puglisi gremito di gente per festeggiare i 25 anni di attività

Quando don Pino Puglisi venne designato parroco di San Gaetano Maria SS. del Divino Amore, nel settembre 1990, non impiegò molto tempo per comprendere che Brancaccio fosse una periferia priva di servizi di ogni genere. L'assenza di decentramento e la mancata attenzione verso le periferie da parte dell'Amministrazione Comunale d'allora rendevano il quartiere piuttosto isolato. La gente, soprattutto quella che non disponeva di adeguati mezzi economici, per qualsiasi necessità o adempimento era costretta a spostarsi con non poche difficoltà. Tutto ciò, di conseguenza, comportava la rinuncia a curarsi o semplicemente a raggiungere una scuola che fosse distante.

Chiaramente, questo isolamento e le precarie condizioni in cui versavano le famiglie portarono il parroco a fare un'analisi tristemente preoccuppante: i bambini venivano reclutati dalla mafia alimentando la microcriminalità e impiegati nello spaccio di droga perché facilmente sfuggenti all'attenzione da parte delle forze dell'ordine.

Consapevole che lavorare sul cambiamento degli adulti sarebbe stato inutile o quasi, affermò più volte che i bambini rappresentavano il punto di partenza per il riscatto di Brancaccio; d'altronde, la Scuola getta le fondamenta per la crescita educativa e formativa dell'individuo e, soprattutto, contribuisce a plasmare le coscienze. L'assenza di una scuola media pesava su una condizione già assai precaria.

Essendo cresciuto a Brancaccio, posso testimoniare tale disagio. Pensate che ho frequentato l'allora "Angelo Roncalli" in via Pietro Randazzo, zona stazione centrale, distante circa 2,5 km dalla mia abitazione; ma io avevo genitori che potevano accompagnarmi e prelevarmi tutti i giorni. E chi non poteva? Non avere una scuola vicino costituiva una delle cause dell'alto indice di dispersione scolastica registrato in questa zona di Palermo

Proprio per tali ragioni, nel settembre 1992, padre Puglisi indirizza una richiesta al sindaco di Palermo, Aldo Rizzo, per richiedere la costruzione di una scuola media.

Dopo circa 6 anni dal suo martirio, con non poche difficoltà, sotto l'amministrazione comunale guidata dal Prof. Leoluca Orlando, alla presenza dell'allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, il 13 gennaio 2000 viene inaugurata la Scuola Media "Padre Pino Puglisi" già del Protonotaro, sorta in un terreno agricolo confiscato di via Francesco Panzera. 

Lunedì 13 gennaio 2025, ore 16:30. Parcheggio la mia auto nel cortile della Scuola, all'ingresso ci sono le Forze dell'Ordine. Avvicinandomi alla hall già avverto quell'aria di festa tra gli intervenuti, le autorità, i docenti e il personale scolastico, intenti a consultare testi e immagini dei pannelli fotografici esposti all'ingresso, ben illuminati come fossero i protagonisti di questa giornata celebrativa, che raccontanto 25 anni di produttività educativa, di crescita culturale di vite umane ormai adulte, professionalmente realizzate, probabilmente con solide famiglie e figli da indirizzare verso la stessa Scuola che li ha cresciuti.
È un giorno di festa, si celebra il compleanno di un miracolo che si è concretizzato: un "piccolo" prete che dà la propria vita per rendere migliore quella di tanti altri. Il suo "e se ognuno fa qualcosa..." è sulla bocca di tutti, è l'esempio attuale, è ciò che occorre per fare comunità. Già, proprio così, Puglisi con le sue frasi e il suo sorriso ha smosso le coscienze, è stato propulsore di tanti uomini e donne di buona volontà, mi piace immaginare mossi da Lui, che hanno portato a compimento ciò che egli definiva progetti, visioni e sogni.

Mostra fotografica
La mostra fotografica dei 25 anni di attività della Scuola

Questo e tanto altro hanno voluto ricordare ed evidenziare relatori e autorità presenti, in primis la Dirigente Scolastica Angela Randazzo, che nonostante i problemi di salute, attraverso la voce di un docente collega, ha voluto esserci per ringraziare tutti coloro che con gioia hanno accolto l'invito della Scuola. Insieme a lei, l'instancabile e tenace educatore, nonché vicepreside, il Prof. Domenico Buccheri, che ha ricostruito le tappe di vita della scuola fino ai giorni nostri, intervallate dalle esibizioni musicali degli studenti che hanno aperto la festa proprio come l'avevamo lasciata 25 anni fa, con l'inno nazionale.
C'era tutto il personale scolastico, ex professori ed ex dirigenti scolastici della Puglisi, e non è mancato un momento di commozione nel ricordare chi ha fatto parte di questa grande famiglia, anche se non più tra noi; c'erano anche gli studenti e i docenti dell'Istituto di Istruzione Superiore "Mandralisca" di Cefalù, che ha nella sua offerta formativa l'indirizzo enogastronomico e alberghiero. I giovani studenti, accompagnati dal loro Dirigente Scolastico, il Prof. Vincenzo Guarneri, preside in passato anche alla "Puglisi", hanno preparato un buffet di prelibatezze degno di nota per circa 200 ospiti.

Hanno portato i saluti istituzionali e parole di sentito ringraziamento per l'invito ricevuto Aristide Tamajo, Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Palermo, il dott. Marco Anello, Direttore Vicario dell'USR Sicilia, e la d.ssa Fiorella Palumbo, Provveditore agli Studi di Palermo.

A ricostruire la parte tecnica che ha portato alla realizzazione della Scuola e al successivo avvio delle attività c'erano: il Prof. Leoluca Orlando, già Sindaco di Palermo; il Dott. Guido Di Stefano, già Provveditore agli Studi; il Dott. Maurizio Gentile, esperto di dispersione scolastica; il Dott. Toti Cecala che ha contribuito alla costruzione e intitolazione della Scuola; il Prof. Gaetano Pagano, primo Dirigente Scolastico; il Dott. Maurizio De Lucia, Procuratore della Repubblica, da sempre vicino alla Scuola per via dei rapporti di amicizia con la preside Angela Randazzo. Presente anche Vito Calvino, Questore di Palermo. Chi più chi meno, con grande commozione, ha ricordato l'amatissima Alessandra Siracusa, prematuramente scomparsa, ai tempi Assessora alla Pubblica Istruzione che seppe avvalersi di validi collaboratori per l'ottenimento di questo grande traguardo.

Gli ospiti relatori
Gli ospiti relatori che hanno contribuito alla nascita e allo sviluppo della Scuola

Al di là degli interessanti interventi da parte di queste illustri personalità, però, vi devo confessare che il racconto del Prof. Antonio Piparo, la lettera di una ex alunna della Puglisi, oggi docente presso una vicina scuola, e l'intervento di un genitore hanno regalato i momenti più emozionanti, quelli in cui è emerso ciò che è riuscita a costruire questa Scuola nel quartiere: il senso di appartenenza a un sistema comunitario coinvolgente, un legame indissolubile per chiunque sia venuto a contatto con docenti e personale scolastico, la propria costituzione identitaria in linea con gli insegnamenti del Beato Puglisi.

I dettagli di queste preziose testimonianze sono contenute nel video postato di seguito, ma l'essenza delle loro parole è perfettamente espresso e raffigurato nel dono che la direzione della "Puglisi" ha voluto fare ai propri ospiti, il logo realizzato per questo venticinquesimo anniversario accompagnato da...

"Quando il sogno di un coraggioso diviene sogno di molti, quel sogno sviluppa profonde radici, un massiccio fusto che resiste ai venti, robusti rami e foglie brillanti"

La comunità di Brancaccio celebra i 25 anni di attività dell'I.C.S. Padre Pino Puglisi

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