Comitato "Bandita-Costa Sud Palermo". La voce della borgata marinara di Bandita


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Porticciolo della Bandita - Palermo
Porticciolo della Bandita - Palermo

Per definire il Comitato "Bandita-Costa Sud Palermo", la sua mission e ciò che lo caratterizza, voglio citare il concetto di "pride of place", scoperto qualche giorno fa mentre leggevo un articolo pubblicato dall’Associazione Italiana Psicologia Ambientale e Architettonica. Nell’articolo di Nadia Fumini, psicologa e psicoterapeuta, si evince che Pride of place è un progetto dell’Unione Europea realizzato insieme al CIRPA (Centro Interuniversitario di Ricerca in Psicologia Ambientale) in relazione al sentimento di appartenenza e di orgoglio verso un luogo. Cito la definizione che l’autrice riporta nel suo articolo:

“Il pride of place è un nuovo costrutto che si ipotizza essere collegato ad una maggiore identità socio-culturale e all’attaccamento emotivo con il luogo, un sentimento connesso all’autostima e alla base di atteggiamenti pro-sociali e pro-ambientali”

Se avrete tempo di leggerlo, ed è davvero molto interessante, troverete l’accostamento che questa terminologia ha con l’essenza del Comitato Bandita-Costa Sud Palermo, costituito il 7 novembre 2024. Ho fatto questa premessa perché il Comitato nasce dall’unione di un gruppo di rappresentanti, residenti della borgata, con forte senso di radicamento e attaccamento al territorio, che da anni si batte per la riqualificazione di questa porzione della Costa Sud di Palermo. 

Promotore e attuale presidente è Antonio Tomaselli, già presidente della Seconda Circoscrizione, affiancato dai consiglieri Maddalena San Filippo e Francesco Lombardo. A oggi hanno aderito più di 50 famiglie e gran parte dei commercianti della zona.

Come è ben noto, la Bandita ricade nell’area territoriale della Costa Sud, che negli anni ‘50 fu scempio del "Sacco di Palermo" (l'area, che si affaccia sul mare di Palermo diventò una discarica di sfabbricidi e tanto altro).

Il 26 settembre 2024, con deliberazione n. 236 il Consiglio Comunale ha approvato il progetto dell’intervento denominato "Riqualificazione ecocompatibile del lungomare della Bandita", finanziato con fondi nazionali.

Ma qual è il ruolo del Comitato nel progetto? La risposta è scritta nell’articolo 2 dello statuto: 

“il Comitato non ha fini di lucro e il suo scopo punta alla valorizzazione del territorio e dell’ambiente, la conservazione e il rafforzamento delle tradizioni marinare e contadine della borgata, la difesa e lo sviluppo del tessuto economico-sociale e urbano del quartiere, la tutela del mare e delle coste, la lotta agli inquinamenti marini.
A tal fine intende promuovere iniziative finalizzate a rendere responsabile la cittadinanza delle scelte amministrative e sociali che riguardano la comunità, nonché porre in essere attività finalizzate a farsi promotori degli interessi dei cittadini residenti, enti di culto, associazioni e commercianti di fronte alle Istituzioni e in particolare all’Amministrazione Comunale [...]”

Come si evince, i cittadini diventano parte attiva di un intervento di miglioramento della qualità della vita socio-economica e ambientale di un luogo e dare voce a chi conosce il territorio può essere un quid per i progettisti nella realizzazione di opere e servizi per la comunità. A tal proposito, previa accettazione da parte dei promotori del Comitato, facendone richiesta è possibile associarsi.

Il Comitato, già operativo da qualche mese, organizza degli incontri periodici proprio per ascoltare le necessità della gente, per le quali si farà portavoce verso l’Amministrazione Comunale e tutte le parti coinvolte. Le riunioni si svolgono di sera presso l’ex ristorante "Al Campanile d’Oro" di via Messina Marine n. 340 e sono aperte a tutti gli associati.

Un breve cenno al progetto. Dalla documentazione che l’Amministrazione Comunale ha pubblicato sul proprio sito web emerge che, oltre al rifacimento della banchina portuale, l’area antistante al molo ospiterà una piazza con una tensostruttura, elementi di arredo,  panchine, alberature, un adeguato impianto di illuminazione con lampioni solari ad alimentazione fotovoltaica. Verranno realizzati dei chioschetti da assegnare in concessione per somministrazione di bevande e alimenti e/o per la rivendita del pesce (trattandosi di una borgata marinara), ci sarà un’area verde ove allocare dei giochi per bambini e, infine, all’estremità destra dell’area del porticciolo sorgerà un parcheggio.

Vista 3d della nuova piazza presso la Bandita di Palermo

Immagina del documento All.B1 pubblicato nel sito del Comune di Palermo


A breve il Comitato sottoporrà le prime "osservazioni" all’Amministrazione Comunale per suggerire alcune migliorie, al fine di evitare disagi futuri e malcontenti che andrebbero a incupire l'ambizioso e prestigioso progetto di riqualificazione. Tra le notazioni più rilevanti:

  • la salvaguardia del tessuto urbano già presente nella fascia costiera,
  • rivalutazione del piano parcheggi e della pista ciclabile,
  • la tutela del tessuto socio-economico della borgata.

Per qualsiasi richiesta il Comitato "Bandita-Costa Sud Palermo" può essere contattato scrivendo all’indirizzo comitatobanditacostasud@gmail.com.

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