Un circuito culturale per la rinascita della Costa Sud Palermo e di Maredolce


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Convegno 'I tesori della Costa Sud e di Maredolce nella terra di don Pino Puglisi'
Convegno 'I tesori della Costa Sud e di Maredolce nella terra di don Pino Puglisi'

Le premesse per la rinascita della Costa Sud Palermo ci sono e c'è anche una data certa di restituzione di questo territorio alla città. L'area, che ricade nella seconda circoscrizione, è ricca di risorse e - come dichiarato dal Senatore Raoul Russo - "rappresenta un nuovo asse di sviluppo, un luogo da cui ripartire: il mare, il potenziale sviluppo agricolo e i beni del suo patrimonio storico e culturale costituiscono le premesse di una riqualificazione che porterà Palermo a riscattare il rapporto perso con il mare a partire dal dopo guerra".

Questo e molto altro è emerso sabato 30 dicembre 2023 durante il convegno "I tesori della Costa Sud e di Maredolce nella terra di don Pino Puglisi", un'iniziativa del Circuito Culturale che l'Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana della Regione Siciliana promuove insieme all'Associazione "Nuovo Mondo". L'incontro, moderato egregiamente dal RUP del progetto Paolo Valentini, è stato fortemente voluto e organizzato dall'ex presidente della Seconda Circoscrizione Antonio Tomaselli con la cortese ospitalità di Giuseppe D'Amico presso il Kalaja Tennis Club, realtà associativa di questo territorio.
Proprio durante i saluti e i ringraziamenti rivolti agli intervenuti, Tomaselli ha voluto puntualizzare come il circuito culturale, attraverso interventi di sensibilizzazione, miri a una rinascita socio-culturale che prevede il recupero della fascia costiera, la valorizzazione dei beni culturali e l'affermazione dei valori della legalità. Quest'ultimo aspetto viene evidenziato nel titolo del convegno facendo riferimento alla figura del Beato Puglisi, la cui frase «e se ognuno fa qualcosa, si può fare molto» è stata citata più volte dall'Assessore dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana Francesco Scarpinato come riferimento e stimolo per quei giovani animati dai buoni propositi del "fare", ribadendo la sua disponibilità a portare avanti i valori del parroco di Brancaccio, di Falcone e di Borsellino per affermare con dignità l'identità siciliana.

Il progetto Costa Sud è finanziato dal PNRR, in accordo con il Comune di Palermo, al fine di migliorare la viabilità sull'asse di collegamento Brancaccio-Porto. Come spiegato chiaramente dall'Ing. Gian Franco Messina, project manager delle ZES Sicilia Occidentale (Zone Economiche Speciali), per potere intervenire come ZES è stato necessario lo studio del progetto contestualizzandolo ad un'azione di sviluppo industriale siciliano, motivo per cui uno degli interventi sarà proprio l'allargamento della carreggiata di via Messina Marine (portandola a 4 corsie) separando la viabilità urbana da quella commerciale.
La fattibilità a poter intervenire in tempi piuttosto rapidi è dovuta al fatto che le ZES, in base ai poteri straordinari conferiti dal Commissario Straordinario del Governo, possono andare in deroga al codice degli appalti velocizzando le azioni amministrative del progetto (i finanziamenti del PNRR potrebbero andare persi se non si rispettano le scadenze imposte). Durante l'intervento colpiscono le riflessioni su una "Palermo violentata", descrivendo stupore e sgomento trovandosi nel cosiddetto "mammellone", dove alla fine degli anni '50 "i giorni del sacco edilizio" decretarono questa zona di Acqua dei Corsari a discarica di sfabbricidi: una collina di materiale di risulta alta 18 mt sul livello del mare (vi invito a guardare, a titolo d'esempio, le foto del prima e del dopo di quest'area dal sito web del parco Libero Grassi). 
Dalle parole dell'Ing. Messina si evince che il percorso sostenuto in questi 18 mesi non sia soltanto un'analisi di natura tecnica del progetto, infatti si è reso necessario studiare l'impatto che gli interventi avrebbero avuto sulla popolazione in riferimento a quanto eventualmente trovato di tossico nell'area adibita a discarica, così come imposto dal dnsh del PNRR (principio di non arrecare danno all'ambiente). Di conseguenza è stato redatto un Piano di Caratterizzazione insieme all'ARPA per l'analisi delle criticità del terreno e anche la possibilità di rendere balneabile il litorale. Per quest'ultimo aspetto ci sono buone notizie: c'è presenza di posidonia, che porterà i propri effetti benefici per una bonifica naturale dell'ecosistema marino e, addirittura, gli studi dicono che il mare tornerà a essere balenabile entro un anno.
La progettazione è stata studiata ascoltando la gente del posto, i pescatori del porticciolo della bandita per esempio, per offrire un approdo migliore e confortevole, per restiruirgli un territorio prospero, tralasciando il classico progetto di porto turistico per le classi agiate ad uso e consumo di chi viene, prende e va. Tutta l'area prospiciente al mare, che inizia da Acqua dei Corsari, passa per lo Sperone fino alla foce del fiume Oreto, prevede impianti sportivi, aree di ritrovo, piste ciclabili, passeggiate pedonali, persino una piscina vicino al porticciolo. Il vero intento di questa riqualificazione è quella di restituire questa parte della città ai cittadini e affidargliene la cura e la gestione nel tempo, facendo in modo che associazioni e organismi del terzo settore possano sinergicamente collaborare con le Istituzioni della Pubblica Amministrazione, che vive una carenza gestionale di questo immenso patrimonio. Ma quanto sopra esposto è già realtà: 2 gare d'appalto sono stata già avviate e i lavori dovranno necessariamente cocludersi entro il 30 giugno 2026.

L'intervento del Prof. Ferdinando Trapani, professore associato di urbanistica presso l'Università di Palermo, studioso della Seconda Circoscrizione, ha evidenziato criticità e risorse di Brancaccio. Ha focalizzato l'attenzione su una delle più importanti risorse di questo territorio, il capitale relazionale, cioè le associazioni che vi operano, che devono fare rete abbandonando protagonismi e individualismi che possano creare una dispersione di potenzialità a discapito di opportunità di crescita e sviluppo. È importante che ci sia un rapporto di triangolazione tra istituti di ricerca, università, esperti con la Pubblica Amministrazione e il Terzo Settore. Questa sinergia con il Terzo Settore deve necessariamente costituirsi in quanto lega economia, sociale e ambiente.

Si è parlato del Palazzo di Maredolce, erroneamente citato sempre come castello di Maredolce, come ci insegna Domenico Ortolano, presidente dell'Associazione Castello e Parco Maredolce. Il suo accorato appello alle istituzioni presenti è quello di fare un ulteriore sforzo per espropriare gli ultimi ruderi abitativi limitrofi alla struttura, per consentire magari la costruzione di una piazza che ne dia maggiore visibilità, dettagli che non hanno consentito di annoverare il palazzo come ottavo sito dell'UNESCO della città di Palermo. Ad ogni modo, vi consiglio di ascoltare le sue parole per scoprire la storia del Palazzo e del Parco di Maredolce, ne rimarrete affascinati.

L'ultimo intervento è stato quello di Maurizio Artale, presidente del Centro di Accoglienza Padre Nostro fondato dal Beato Giuseppe Puglisi, che ha sottolineato ancora una volta la mancata opportunità di veder sorgere l'asilo nido a Brancaccio, luogo educativo che rappresenta una svolta per il quartiere, a causa di negligenze e superficialità da parte di una politica poco attenta. Proprio sui più piccoli puntava il Beato Puglisi, per indirizzarli sin da subito verso i valori della legalità. La sua celebre frase ci insegna che ognuno di noi deve fare la propria parte per realizzare gli obiettivi prefissati, proprio come ha fatto Puglisi per la sua gente; per farcelo capire, Maurizio Artale ha voluto condividere la proiezione dello slideshow "the smile of 3p", alternando le foto del parroco sempre sorridente, come stimolo a non perdere mai fiducia e ottimismo.

Per approfondire gli interventi brevemente descritti, rimando alla visione del video pubblicato. 

Allegati/Link (1)

Programma del convegno

Video del convegno "I tesori della Costa Sud e di Maredolce nella terra di don Pino Puglisi"

Costa Sud Palermo

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